Transizione Energetica:cos’è, come avviene e cosa prevede
Transizione Energetica:
cos’è, come avviene e cosa prevede
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Si parla molto di transizione energetica, ovvero del passaggio verso un nuovo modo di produrre e utilizzare l'energia. Un passaggio che si è reso necessario per poter perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di sviluppo sostenibile, ma anche per poter garantire l'indipendenza energetica al nostro Paese.
Vediamo cosa significa e quali obiettivi prevede.
Vediamo cosa significa e quali obiettivi prevede.
Cos'è la transizione energetica
La transizione energetica è il passaggio da un modello di produzione e utilizzo di energia basato sulle fonti fossili (come carbone, petrolio e metano) a un altro basato su fonti di energia rinnovabile e pulita (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico).
Si tratta della trasformazione radicale di un sistema di generazione, distribuzione e uso dell'energia e non di una semplice sostituzione di fonti energetiche. La transizione comporta un cambiamento profondo e complesso che coinvolge i vari settori – industriale, terziario, residenziale e pubblico – verso un modello più sostenibile ed efficiente.
Per esprimere, in sintesi, cosa vuol dire transizione energetica, potremmo riassumerlo così: è il processo di trasformazione che prevede di passare all'uso esclusivo delle fonti rinnovabili e punta a obiettivi di neutralità climatica e di emissioni zero di CO2.
I vantaggi e i benefici della transizione energetica
Il vantaggio principale legato alla transizione energetica è quello di combattere i cambiamenti climatici in modo efficace e limitare l'aumento del riscaldamento globale. Di conseguenza, l'obiettivo è quello di creare un modello di produzione, distribuzione e utilizzo dell'energia basato sulla sostenibilità ambientale, sulla efficienza energetica e sulla neutralità climatica.
Un altro enorme vantaggio collegato alla trasformazione del mix energetico è quello di garantire all'Italia una certa indipendenza energetica da altri Paesi (come Russia ad esempio) ed evitare situazioni di caro energia e di crisi energetica imprevedibili e onerose.
Altri benefici legati all'aumento del ricorso di fonti rinnovabili nel nostro Paese sono l'aumento di posti di occupazione in green jobs e la spinta alla green economy e quindi alla ripresa dell'economia in generale e alla creazione di nuovo business per aziende e Pmi.
Gli obiettivi della transizione energetica
Tra gli obiettivi principali della transizione energetica c'è la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% o del 30%. Ma anche la riduzione dei consumi energetici del 20% e l'incremento dell'efficienza energetica nei vari ambiti (trasporto, industria, residenziale, terziario). Inoltre, un target è quello di soddisfare il 20% del fabbisogno energetico europeo attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili.
La transizione energetica è il passaggio da un modello di produzione e utilizzo di energia basato sulle fonti fossili (come carbone, petrolio e metano) a un altro basato su fonti di energia rinnovabile e pulita (fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico).
Si tratta della trasformazione radicale di un sistema di generazione, distribuzione e uso dell'energia e non di una semplice sostituzione di fonti energetiche. La transizione comporta un cambiamento profondo e complesso che coinvolge i vari settori – industriale, terziario, residenziale e pubblico – verso un modello più sostenibile ed efficiente.
Per esprimere, in sintesi, cosa vuol dire transizione energetica, potremmo riassumerlo così: è il processo di trasformazione che prevede di passare all'uso esclusivo delle fonti rinnovabili e punta a obiettivi di neutralità climatica e di emissioni zero di CO2.
I vantaggi e i benefici della transizione energetica
Il vantaggio principale legato alla transizione energetica è quello di combattere i cambiamenti climatici in modo efficace e limitare l'aumento del riscaldamento globale. Di conseguenza, l'obiettivo è quello di creare un modello di produzione, distribuzione e utilizzo dell'energia basato sulla sostenibilità ambientale, sulla efficienza energetica e sulla neutralità climatica.
Un altro enorme vantaggio collegato alla trasformazione del mix energetico è quello di garantire all'Italia una certa indipendenza energetica da altri Paesi (come Russia ad esempio) ed evitare situazioni di caro energia e di crisi energetica imprevedibili e onerose.
Altri benefici legati all'aumento del ricorso di fonti rinnovabili nel nostro Paese sono l'aumento di posti di occupazione in green jobs e la spinta alla green economy e quindi alla ripresa dell'economia in generale e alla creazione di nuovo business per aziende e Pmi.
Gli obiettivi della transizione energetica
Tra gli obiettivi principali della transizione energetica c'è la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% o del 30%. Ma anche la riduzione dei consumi energetici del 20% e l'incremento dell'efficienza energetica nei vari ambiti (trasporto, industria, residenziale, terziario). Inoltre, un target è quello di soddisfare il 20% del fabbisogno energetico europeo attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili.
Fonte: Laura Baronchelli
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