SISTEMA FATTURA PA E SPLIT PAYMENT: INTERSEZIONE DI NUOVE PROCEDURE
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Fonte: FiscoOggi
Nel blocco informativo sui dati di riepilogo del documento contabile, è stato aggiunto un nuovo campo contrassegnato dalla lettera "S" nella sezione "esigibilità dell´Iva"
La "scissione dei pagamenti" (split payment), ora in fase di rodaggio, che andrà a regime dal prossimo 31 marzo, debutta nelle procedure informatiche relative alla fatturazione elettronica nei confronti delle Pubbliche amministrazioni.
Fatturapa.it ha immediatamente adeguato il proprio sistema per permettere l´assolvimento del nuovo obbligo.
Fatturazione con la pubblica amministrazione
Con il Dm 55/2013, emanato in attuazione della Finanziaria per il 2008 (legge 244/2007), dal 6 giugno 2014 è partito il progetto fatturazione elettronica nei confronti della Pa che vede coinvolti, nella prima fase, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza.
Per effetto dell´articolo 25 del Dl 66/2014, le cui disposizioni sono finalizzate ad accelerare il completamento del percorso di adeguamento all´utilizzo della fatturazione elettronica nei rapporti economici tra pubblica amministrazione e fornitori, dal 31 marzo 2015, la modalità digitale sarà estesa a tutti gli altri enti nazionali e alle amministrazioni locali (sostanzialmente a tutta la Pa).
Scissione dei pagamenti
Il meccanismo dello split payment, introdotto nel nuovo articolo 17-ter del Dpr 633/1972 dalla Stabilità per il 2015 (legge 190/2014) prevede che, per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle Pubbliche amministrazioni (Stato e suoi organi, anche dotati di personalità giuridica, enti pubblici territoriali e loro consorzi, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, istituti universitari, aziende sanitarie locali, enti ospedalieri, enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico, enti pubblici di assistenza e beneficenza e quelli di previdenza), non debitrici d´imposta ai sensi delle disposizioni in materia di Iva, l´imposta è in ogni caso dovuta dagli stessi cessionari e committenti, secondo le modalità e i termini fissati dal decreto attuativo del 23 gennaio 2015 del ministro dell´Economia e delle Finanze.
In pratica, saranno le Pubbliche amministrazioni a versare l´Iva direttamente all´erario anziché pagarla insieme al corrispettivo ai propri fornitori. Tale sistema riguarda le operazioni fatturate a partire dall´1 gennaio 2015, la cui imposta diviene esigibile da tale data. In attesa dell´adeguamento dei sistemi informativi, le Pa accantoneranno le somme dovute, che potranno versare successivamente, ma comunque entro il 16 aprile 2015 (articolo 4 del decreto 23 gennaio 2015).
È opportuno precisare che le Pubbliche amministrazioni acquirenti di beni e servizi, nell´esercizio di attività commerciali, annoteranno le relative fatture nei registri disciplinati dagli articoli 23 e 24 del Dpr 633/1972 entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui l´imposta è divenuta esigibile, facendola partecipare alla liquidazione periodica (articolo 5 del decreto 23 gennaio 2015).
Aggiornamento formato fattura Pa
Per consentire la gestione dello split payment nelle fatture elettroniche emesse nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, dal 2 febbraio 2015 è stato pubblicato sul sito www.fatturapa.gov.it il nuovo formato (versione 1.1) per la redazione delle fatture.
Dal punto di vista operativo, nel blocco informativo relativo ai dati di riepilogo della fattura, è stato aggiunto un nuovo campo, "scissione dei pagamenti", contrassegnato dalla lettera "S" nella sezione attinente all´esigibilità dell´Iva.
Pertanto, i valori selezionabili sono:
[I] = Iva a esigibilità immediata
[D] = Iva a esigibilità differita
[S] = scissione dei pagamenti.
Attività di monitoraggio e controllo
Come disposto dall´articolo 6 del Dm 23 gennaio 2015, in caso di verifiche, controlli o ispezioni, le Pa mettono a disposizione dell´Amministrazione finanziaria, eventualmente in formato elettronico, la documentazione utile per verificare la corrispondenza tra l´importo dell´Iva dovuta e quello dell´Iva versata per ciascun mese di riferimento.
Quindi, per gestire correttamente tali documenti e ottemperare alle disposizioni dell´articolo 42 del Dl 66/2014 (che ricordiamo obbliga, dal 1° luglio 2014, le Pubbliche amministrazioni a istituire un registro unico delle fatture ricevute), sarebbe opportuno utilizzare un´apposita codifica per identificare puntualmente tali operazioni e per consentire un´agevole estrazione in caso di verifica.
La "scissione dei pagamenti" (split payment), ora in fase di rodaggio, che andrà a regime dal prossimo 31 marzo, debutta nelle procedure informatiche relative alla fatturazione elettronica nei confronti delle Pubbliche amministrazioni.
Fatturapa.it ha immediatamente adeguato il proprio sistema per permettere l´assolvimento del nuovo obbligo.
Fatturazione con la pubblica amministrazione
Con il Dm 55/2013, emanato in attuazione della Finanziaria per il 2008 (legge 244/2007), dal 6 giugno 2014 è partito il progetto fatturazione elettronica nei confronti della Pa che vede coinvolti, nella prima fase, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza.
Per effetto dell´articolo 25 del Dl 66/2014, le cui disposizioni sono finalizzate ad accelerare il completamento del percorso di adeguamento all´utilizzo della fatturazione elettronica nei rapporti economici tra pubblica amministrazione e fornitori, dal 31 marzo 2015, la modalità digitale sarà estesa a tutti gli altri enti nazionali e alle amministrazioni locali (sostanzialmente a tutta la Pa).
Scissione dei pagamenti
Il meccanismo dello split payment, introdotto nel nuovo articolo 17-ter del Dpr 633/1972 dalla Stabilità per il 2015 (legge 190/2014) prevede che, per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle Pubbliche amministrazioni (Stato e suoi organi, anche dotati di personalità giuridica, enti pubblici territoriali e loro consorzi, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, istituti universitari, aziende sanitarie locali, enti ospedalieri, enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico, enti pubblici di assistenza e beneficenza e quelli di previdenza), non debitrici d´imposta ai sensi delle disposizioni in materia di Iva, l´imposta è in ogni caso dovuta dagli stessi cessionari e committenti, secondo le modalità e i termini fissati dal decreto attuativo del 23 gennaio 2015 del ministro dell´Economia e delle Finanze.
In pratica, saranno le Pubbliche amministrazioni a versare l´Iva direttamente all´erario anziché pagarla insieme al corrispettivo ai propri fornitori. Tale sistema riguarda le operazioni fatturate a partire dall´1 gennaio 2015, la cui imposta diviene esigibile da tale data. In attesa dell´adeguamento dei sistemi informativi, le Pa accantoneranno le somme dovute, che potranno versare successivamente, ma comunque entro il 16 aprile 2015 (articolo 4 del decreto 23 gennaio 2015).
È opportuno precisare che le Pubbliche amministrazioni acquirenti di beni e servizi, nell´esercizio di attività commerciali, annoteranno le relative fatture nei registri disciplinati dagli articoli 23 e 24 del Dpr 633/1972 entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui l´imposta è divenuta esigibile, facendola partecipare alla liquidazione periodica (articolo 5 del decreto 23 gennaio 2015).
Aggiornamento formato fattura Pa
Per consentire la gestione dello split payment nelle fatture elettroniche emesse nei confronti delle Pubbliche amministrazioni, dal 2 febbraio 2015 è stato pubblicato sul sito www.fatturapa.gov.it il nuovo formato (versione 1.1) per la redazione delle fatture.
Dal punto di vista operativo, nel blocco informativo relativo ai dati di riepilogo della fattura, è stato aggiunto un nuovo campo, "scissione dei pagamenti", contrassegnato dalla lettera "S" nella sezione attinente all´esigibilità dell´Iva.
Pertanto, i valori selezionabili sono:
[I] = Iva a esigibilità immediata
[D] = Iva a esigibilità differita
[S] = scissione dei pagamenti.
Attività di monitoraggio e controllo
Come disposto dall´articolo 6 del Dm 23 gennaio 2015, in caso di verifiche, controlli o ispezioni, le Pa mettono a disposizione dell´Amministrazione finanziaria, eventualmente in formato elettronico, la documentazione utile per verificare la corrispondenza tra l´importo dell´Iva dovuta e quello dell´Iva versata per ciascun mese di riferimento.
Quindi, per gestire correttamente tali documenti e ottemperare alle disposizioni dell´articolo 42 del Dl 66/2014 (che ricordiamo obbliga, dal 1° luglio 2014, le Pubbliche amministrazioni a istituire un registro unico delle fatture ricevute), sarebbe opportuno utilizzare un´apposita codifica per identificare puntualmente tali operazioni e per consentire un´agevole estrazione in caso di verifica.
Fonte: FiscoOggi